Addio Zanacchi, presidente di grande dedizione e senso del dovere per la categoria

Fabio Zanacchi ci ha lasciati. Caparbio, indomito, tenace, ha retto la nostra associazione per due mandati con impegno costante e straordinario senso del dovere. A lui vanno ascritti, fra gli altri, il merito d’aver saputo costruire un’associazione economicamente forte, cosa fondamentale per poter svolgere a pieno attività sindacali, l’ottenimento del Decreto interministeriale che ha ribadito la centralità dell’ottico nella fornitura degli strumenti compensativi i difetti visivi e, ultimo ma non certo per importanza, il fondamentale contributo di natura economica che ha permesso la nascita dei corsi di laurea in Ottica e Optometria. Senza questo contributo, nonostante gli sforzi di molti, probabilmente non ci sarebbe mai stato il fondamentale scatto in avanti a livello formativo che ha prodotto ad oggi più di mille laureati in Ottica e Optometria.
Personalmente lo conobbi vent’anni fa, nel 1998, all’epoca della sua rielezione – secondo mandato alla guida di Federottica –. Lui Presidente Nazionale ed io, per la prima volta, Consigliere. Fu un rapporto non semplice, probabilmente a causa di caratteri troppo diversi perché si potesse instaurare un giusto feeling, ma a dispetto di questo ho sempre ammirato la dedizione con la quale ha svolto il proprio mandato e l’amore per la categoria.
In questa triste occasione voglio porgere personalmente e, ne sono certo, a nome di tutti i colleghi, le più sincere condoglianze alla famiglia.
 

Andrea Afragoli
Presidente Federottica

(Nella foto: Fabio Zanacchi in occasione dell’incontro fatto con Papa Giovanni Paolo II. Roma, 10 aprile 2000)

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