Un ruolo importante per la salute e il benessere può essere assolto dall’assistenza sanitaria complementare, definita il “secondo pilastro” per quella derivante da contrattazione collettiva e “terzo pilastro” per quella individuale.
Lo sviluppo dei Fondi sanitari integrativi non deve comportare oneri aggiuntivi per le imprese che danno più occupazione, penalizzandole in termini di competitività.
Devono essere fiscalmente privilegiati i fondi che coprono le spese per le cure a lungo termine e per la riabilitazione, in particolare per le spese più ingenti, che già riguardano le residenze sanitarie e assistenziali e le protesi odontoiatriche, includendo fra i beni altamente meritevoli anche le protesi acustiche per la rimediazione della sordità, in forte crescita non solo presso la popolazione anziana, e le ortoprotesi per le persone con disabilità, per la parte non coperta dal SSN.