Presentata a Roma la nuova “Ottica Italiana”

Editoria

Presentata a Roma la nuova “Ottica Italiana”

A distanza di quattro anni dall’ultimo restyling grafico, Ottica Italiana si rifà un nuovo look. In occasione del Congresso Europeo Eaoo a Roma, è stata difatti presentata la nuova veste che caratterizzerà Ottica Italiana nei prossimi anni.
Realizzato per andare incontro alle richieste dei nostri lettori, per renderlo più attuale e gradevole alla lettura, il giornale si presenta con una grafica “minimal”, fresca e pulita, dove predominano il bianco e il nero, a partire dalla copertina, ma in cui non mancano dettagli colore utili a identificare le varie sezioni e rubriche. Una veste moderna ed elegante che segue i canoni più in voga nel design dei media e nello stesso tempo innovativa, per valorizzare sempre più le foto e, naturalmente, i testi degli articoli, a partire dalla nuova titolazione, raggiungendo così l’effetto di pagine più “pulite” e più comode da leggere.

Sono rimaste invariate le sezioni e rubriche, vero punto di forza della rivista, che rendono la stessa un reale strumento d’informazione, e quindi di lavoro, a tutto tondo. La testata premia invece il logo della testata, introdotto a partire dal numero di gennaio 2015 e che è rimasto invariato. Unica modifica è sul colore: con la nuova veste grafica il logo perde difatti il colore blu e rosso diventando tutto nero, donandogli cosi una sorta di eleganza “fashion”.

La nuova Ottica Italiana è il frutto di mesi di studio e lavoro di tutto il nostro staff, a partire dal nostro grafico, Simone Cesco Cancian, dei giornalisti Massimiliano Lanzafame e Valentino Maiorano, della commerciale, Marina Chiolo. Un progetto condiviso che ha coinvolto, a vari livelli anche la nostra associazione, nel raccogliere i pareri degli ottici optometristi – quindi voi lettori – e il sentiment delle aziende.
Con l’auspicio che il nostro giornale continui ad essere anche nei prossimi decenni la “Grande Casa” dell’informazione del settore diciamo: “Benvenuta nuova Ottica Italiana!”

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