Coronavirus, comunicazione congiunta: chiarimento sulle procedure preventive da adottare
Professione
Coronavirus, comunicazione congiunta: chiarimento sulle procedure preventive da adottare
Comunicazione congiunta a firma Albo degli Ottici Optometristi, ALOeO e Federottica.
A seguito delle diverse richieste di informazioni pervenute in merito all’operatività nel centro ottico durante l’emergenza sanitaria relativa al “Coronavirus”, si riportano a scopo riepilogativo le seguenti indicazioni emanate dalle autorità sanitarie competenti per le zone NON considerate “ROSSE”.
Al momento il Ministero della Salute, attraverso la Circolare n.3190 del 03/02/2020, ritiene sufficiente adottare le comuni misure preventive della diffusione delle malattie trasmesse per via respiratoria, e in particolare:
- lavarsi frequentemente le mani;
- porre attenzione all’igiene delle superfici;
- evitare i contratti stretti e protratti con persone con sintomi simil influenzali.
- adottare ogni ulteriore misura di prevenzione dettata dal datore di lavoro (ndr: nel caso di imprese con personale competente si deve fare riferimento alla Legge 81/08 e quindi al proprio RSPP e medico competente).
La stesse misure sono state confermate dalla successiva Circolare del Ministero della Salute n. 5443 del 22/02/2020 con oggetto “COVID-2019. Nuove indicazioni e chiarimenti” .
Riportiamo inoltre per comodità alcuni passaggi esplicativi, estratti della Circolare del Ministero della Salute n.6360 del 27 febbraio 2020.
Un caso sospetto di COVID 19 che richiede esecuzione di test diagnostico è “Una persona con infezione respiratoria acuta (insorgenza improvvisa di almeno uno tra i seguenti segni e sintomi: febbre, tosse e difficoltà respiratoria) che richiede o meno il ricovero ospedaliero E che soddisfi almeno uno dei seguenti criteri epidemiologici (riferiti al periodo di tempo dei 14 giorni precedenti la comparsa dei segni e dei sintomi):
- essere un contatto stretto di un caso confermato o probabile di COVID-19” oppure
- essere stato in zone con presunta trasmissione comunitaria (diffusa o locale)”.
Per contatto stretto, tra le varie opzioni, si intende “una persona che ha avuto un contatto diretto (faccia a faccia) con un caso di COVID-19, a distanza minore di 2 metri e di durata maggiore a 15 minuti o una persona che si è trovata in un ambiente chiuso (ad esempio aula, sala riunioni, sala d’attesa dell’ospedale) con un caso di COVID-19 per almeno 15 minuti, a distanza minore di 2 metri”.
Facendo riferimento alla indicazioni fornite alle Farmacie tramite circolare della Federazione degli Ordini dei Farmacisti Italiani del 24 febbraio 2020 pubblicata sul rispettivo sito web, si possono osservare anche le seguenti indicazioni che sono, tra l’altro, buone norme comunque già abitualmente applicate nei Centri ottici:
- svolgere l’attività a battenti aperti per il continuo ricambio dell’aria, con la precauzione di evitare il più possibile che sostino nel centro ottico un numero elevato di persone e facendo rispettare la distanza di sicurezza già presente per la normativa della privacy;
- evitare il contatto ravvicinato con le persone che entrano nel centro ottico ed in particolare con quelle che hanno evidenti sintomi di problemi respiratori;
- non toccarsi occhi, naso e bocca con le mani se prima non sono state lavate e successivamente disinfettate con soluzione disinfettante idroalcolica;
- pulire le superfici esposte a contatto, la strumentazione e ogni altro oggetto con disinfettanti specifici.
Inoltre si ritiene sempre buona norma evitare controlli della vista e applicazioni di lenti a contatto in presenza dei sintomi sopra riportati, consigliando il rinvio. Il Ministero della Salute indica anche le procedure da adottare in presenza di un caso sospetto.
Detto questo si dà formale indicazione di fare sempre e comunque riferimento unicamente alle circolari pubblicate sul sito del Ministero della Salute, nella specifica sezione: http://www.salute.gov.it/portale/nuovocoronavirus/archivioNormativaNuovoCoronavirus.jsp
Per quanto riguarda le zone cosiddette “ROSSE” ci stiamo attivando per comprendere se esiste la possibilità, su base volontaria, di autorizzare l’apertura dei centri ottici attraverso specifiche procedure cautelative per gli operatori, quantomeno alla pari di quelle già previste anche per altre categorie interessate e coinvolte nell’emergenza quali i medici e i farmacisti.
NOTA A MARGINE: nella serata del 1 marzo 2020 il Presidente del Consiglio ha firmato un decreto in tema “Coronavirus” con indicazioni specifiche per ogni area interessata dal provvedimento. Per alcune questioni si rimanda alle decisioni dei Prefetti e delle ASL di competenza territoriali. Alla data di oggi lo stesso non è stato ancora pubblicato sul sito del Ministero della Salute nella sezione “Norme, circolari e ordinanze”.
http://www.federottica.org/leggi.php?idcontenuti=1765