Le RSA piemontesi chiedono un coordinamento delle ASL alla Regione

Annotazione 2020 03 30 150450

Al Preg.mo Presidente
della Giunta Regionale del Piemonte
Dott. Alberto CIRIO

Preg.mo Assessore alla Sanità, Livelli essenziali di assistenza, edilizia sanitaria
della Regione Piemonte
Dott. Luigi Genesio ICARDI

Preg.ma Assessore alle Politiche della Famiglia, dei Bambini e della Casa, Sociale, Pari Opportunità della Regione Piemonte
Dott.ssa Chiara CAUCINO

Torino, 25 marzo 2020

OGGETTO: Richiesta d’intervento legislativo urgente.

Ci è stato segnalato formalmente da una pluralità di Case di riposo, di RSA, strutture residenziali per disabili, che all’interno di alcuni nuclei residenziali si è riscontrata la presenza di primi casi di
contagio da Coronavirus.
Tale situazione sta creando seria preoccupazione a chi si trova a gestire questa emergenza nelle Strutture socio sanitarie e socio assistenziali per molteplici motivi qui di seguito elencati.

  1. L’incertezza di comprendere chi degli Ospiti e del personale in servizio è positivo asintomatico o negativo al Covid-19.
  2. La carenza e l’impossibilità di reperire coerentemente i DPI, al fine di gestire con la dovuta prudenza i servizi e le problematiche di contaminazione all’interno della Struttura.
  3. La carenza di personale causata dall’emigrazione presso gli ospedali pubblici e dalla sindrome di panico (oggi il personale che chiama telefonicamente il medico di famiglia dichiarando di non stare bene, viene posto senza essere visitato in malattia).
  4. L’impossibilità di isolare gli ospiti risultati positivi al coronavirus.
  5. A livello preventivo, effettuare i tamponi a tutti gli ospiti che mostrano sintomatologia respiratoria assimilabile al covid 19, in modo da disporre di un quadro certo delle necessità ed occorrenze da affrontare.

Pertanto, per quanto sinteticamente illustrato, siamo a richiedere a Codesto Spettabile Assessorato di emanare un opportuno dispositivo di normazione, in cui si disponga al personale operante all’interno delle case di riposo, delle RSA e delle strutture residenziali pe disabili, di rispettare le disposizioni impartite dal D.L del 9 marzo 2020 n. 14 e meglio chiarito qui di seguito.

Visto il Decreto Legge del 9 marzo 2020, n. 14, recante “Disposizioni urgenti per il potenziamento del Servizio sanitario nazionale in relazione all’emergenza COVID-19.” ed, in particolare, l’articolo 7, ai sensi del quale “La disposizione di cui all’articolo 1, comma 2, lettera h), del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, non si applica agli operatori sanitari e a quelli dei servizi pubblici essenziali che vengono sottoposti a sorveglianza. I medesimi operatori sospendono l’attività nel caso di sintomatologia respiratoria o esito positivo per COVID-19.”;

“Al verificarsi di casi di CoViD-19 in RSA il datore di lavoro deve provvedere a sostituire il personale in isolamento”, si precisa che in base a quanto previsto dall’Art. 7 del Decreto Legge 9 marzo 2020
n. 14, la misura della quarantena con sorveglianza attiva agli individui che hanno avuto contatti stretti con casi confermati di malattia infettiva diffusiva (art. 1, comma 2, lettera h del DL 23 febbraio 2020 n. 6) non si applica agli operatori sanitari e a quelli dei servizi pubblici essenziali che vengono sottoposti a sorveglianza. I medesimi operatori sospendono l’attività nel caso di sintomatologia respiratoria o esito positivo per CoViD-19.

tenuto conto inoltre che :

  • il settore socio-sanitario è ricompreso nei LEA (Livelli Essenziali di Assistenza), nonché sottoposto alle norme nazionali in materia di sanità, fra cui la Legge 24/2017 (cd. Legge Gelli);
  • che le residenze socio-assistenziali e socio-sanitarie accolgono una tipologia di utenza particolarmente fragile.
    con la presente chiede
  • di poter partecipare con un nostro rappresentante al tavolo dell’unità di crisi, affinché si possa avere un coordinamento con il resto della rete ospedaliera e territoriale.
  • di proteggere in nostri Ospiti, auto sufficienti e non autosufficienti, mantenendo completamente distinte le tipologie di strutture Covid dalle strutture residenziali socio sanitarie e socio assistenziali.
  • di effettuare a tutti gli ospiti in ingresso e provenienti dagli ospedali il tampone per la ricerca del covid 19 affinché si abbia certezza della negatività dei nuovi ospiti

Rimaniamo a Vs. completa disponibilità, sicuri in un Vs. celere riscontro, auguriamo buon lavoro e porgiamo cordiali saluti.

Firmato in originale presso le Segreterie.

AGIDAE, Claudio Bonino
ANASTE Piemonte, Michele Assandri
API Sanità, Antonino Gianfala
ARIA Piemonte, Paola Garbella
Confindustria Piemonte Sanità, Paolo Spolaore Federsolidarietà Confcooperative, Maurizio Serpentino Legacoopsociali Piemonte, Anna Di Mascio
AGCI Solidarietà, Giuseppe D’Anna
Uneba Piemonte, Severino Cantamessa

https://www.anaste.com/it/rassegna-stampa-56/866-le-rsa-piemontesi-chiedono-un-coordinamento-delle-asl-alla-regione