Procedure di sanificazione (superfici, ambienti interni) emanate del Ministero della Salute

Normativa

Procedure di sanificazione (superfici, ambienti interni) emanate del Ministero della Salute

La Direzione Generale per la prevenzione sanitaria del Ministero della Salute ha diramato una nota contenente chiarimenti per facilitare l’approccio, da parte dei gestori delle attività cosiddette “non sanitarie”, in merito ad interventi di pulizia e sanificazione sulle superfici e sugli ambienti interni.

Viene rammentato che il lavaggio delle mani e il distanziamento sociale costituiscono il punto cardine di una corretta prevenzione.

In fase di riapertura e di ordinarietà delle attività commerciali, con presenza sul luogo di lavoro sia di lavoratori, sia di clienti o di fornitori, la pulizia regolare, seguita periodicamente da idonee procedure di sanificazione delle superfici e degli ambienti interni, riveste un ruolo cruciale nella prevenzione e contenimento della diffusione del virus.

La trasmissione delle infezioni da coronavirus, incluso il SARS-CoV-2, avviene soprattutto attraverso goccioline che originano dagli atti del respirare, parlare, tossire e starnutire. Queste possono direttamente raggiungere soggetti suscettibili nelle immediate vicinanze, come anche depositarsi su oggetti o superfici che diventano quindi fonte di diffusione del virus.

La circolare ricorda che va valutato intanto il tipo di postazione di lavoro per determinare quali superfici e materiali sono presenti nell’ambiente, che uso ne viene fatto, con che frequenza gli spazi vengono frequentati e le superfici che vengono toccate.

Per le attività commerciali si indicano tre punti fermi per il contenimento della diffusione del virus:

  • pulire accuratamente con acqua e detergenti neutri superfici, oggetti, ecc.;
  • disinfettare con prodotti disinfettanti con azione virucida, autorizzati;
  • garantire sempre un adeguato tasso di ventilazione e ricambio d’aria.

Vengono di conseguenza chiarite le procedure di sanificazione e le misure organizzative che vanno adottate, dettagliando lo svolgimento delle procedure appunto di sanificazione in particolare negli ambienti chiusi.

Pertanto:

  • Pulire, come azione primaria, la superficie o l’oggetto con acqua e sapone;
  • Disinfettare se necessario utilizzando prodotti disinfettanti con azione virucida autorizzati, evitando di mescolare insieme candeggina o altri prodotti per la pulizia e la disinfezione;
  • Rimuovere i materiali morbidi e porosi, come tappeti e sedute, per ridurre i problemi di pulizia e disinfezione;
  • Eliminare elementi d’arredo inutili e non funzionali che non garantiscono il distanziamento sociale tra le persone che frequentano gli ambienti (lavoratori, clienti, fornitori).

La circolare fornisce infine indicazioni sulla scelta dei disinfettanti appropriati sulla base del tipo di materiale dell’oggetto/superficie.

Capitolo importante è invece dedicato alle procedure di sanificazione con l’utilizzo di ozono, cloro attivo generati in-situ, perossido d’idrogeno applicato mediante vaporizzazione/aerosolizzazione.

Nell’area riservata agli associati è possibile scaricare il documento completo e gli allegati emanati dall’Istituto Superiore di Sanità in materia.

http://www.federottica.org/leggi.php?idcontenuti=1900