Silmo Paris si prepara a ospitare la ripartenza del settore

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Silmo Paris si prepara a ospitare la ripartenza del settore

La Francia da settembre riapre alle fiere e ai meeting internazionali e Silmo accoglie il mondo dell’ottica, dal 2 al 5 ottobre 2020, a Parigi Nord Villepinte. Già confermata la partecipazione di oltre 700 aziende e l’occupazione dell’83% della superficie fieristica.

Silmo 2020 è un’edizione molto attesa, perché col posticipo di Mido all’anno prossimo, Parigi ospiterà la prima fiera internazionale dell’anno, che darà la possibilità agli ottici di vedere da vicino le novità delle aziende, tra le quali le collezioni dell’occhialeria, segmento particolarmente colpito dagli effetti del Covid sul commercio, che non vede l’ora di riprendere a fare business.   
Ma a che punto è l’organizzazione? L’abbiamo chiesto al direttore della comunicazione di Silmo Paris: Isabel Beuzen.   

«Anche nel periodo di lockdown – racconta a Ottica Italiana – abbiamo proseguito nella nostra attività in smartworking e siamo sempre stati disponibili per scambiare opinioni, rassicurare, fornire le risposte alle domande che tutti ci hanno posto. La commercializzazione del salone inizia sempre molto in anticipo e, ad oggi, abbiamo 700 espositori iscritti e l’83% della superficie espositiva occupata. Possiamo prevedere che alcuni espositori non saranno presenti al nostro appuntamento di ottobre, ma globalmente, questa edizione, nella sua eccezionalità, sarà attrattiva e completa in relazione all’offerta».

Quali misure di accoglienza e sicurezza adotterete per chi verrà in fiera?
«Mettiamo in atto un protocollo sanitario che oggi tutti conoscono molto bene con numerose misure di protezione per gli espositori e i visitatori: mascherine, visiere protettive, gel idroalcolico disponibile in tutta la fiera, sanificazione degli spazi comuni, calcolo di una superficie minima per persona, utilizzo massiccio di strumenti di comunicazione senza contatto fisico… Il quartiere fieristico di Paris Nord Villepinte offre padiglioni di vaste superfici che permettono di gestire efficacemente i flussi degli operatori. Naturalmente, se l’epidemia resterà sotto controllo, in accordo con le autorità francesi, potremo alleggerire le misure in atto».

In quest’anno particolare, quale contributo in più può dare il Salone in considerazione del fatto che non si è svolto Mido?
«Come ho citato all’inizio di questa intervista, fin dall’inizio della crisi, siamo rimasti in contatto con tutti gli operatori per fornire loro un sostegno morale e logistico. In collaborazione con Gifo, abbiamo fornito delle visiere protettive ai 13 mila centri ottici francesi, affinché tutto il personale addetto al contatto con i clienti potesse prestare assistenza rispettando le condizioni igieniche.
Forniamo un sostegno finanziario agli espositori scaglionando le scadenze di pagamento per facilitare la loro gestione della tesoreria, assumendoci, eccezionalmente, una parte di spese complementari inerenti gli stand, ecc. La nostra responsabilità è di restare accanto alle aziende per aiutarle a superare questa crisi e ad esporre nelle migliori condizioni possibili.

Il Mido non ha potuto svolgersi e da ormai 9 mesi gli operatori del settore non hanno potuto incontrarsi. L’edizione 2020 del Silmo è, dunque, importante, un appuntamento molto atteso in cui gli espositori presenteranno le loro novità, le loro innovazioni e potranno scambiare opinioni tra colleghi; in cui i visitatori parteciperanno alla ripartenza dell’attività e ritroveranno un ambiente professionale sempre conviviale e ricco di stimoli».

M. Lanzafame

L’intervista integrale sarà pubblicata sul magazine Ottica Italiana 729 -2020

http://www.federottica.org/leggi.php?idcontenuti=1922