Federottica Milano Acofis: un brindisi virtuale per Santa Lucia
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Federottica Milano Acofis: un brindisi virtuale per Santa Lucia
La volontà di festeggiare la santa Patrona è stata più forte delle limitazioni in era Covid, così l’associazione provinciale milanese di Federottica ha scelto di darsi appuntamento, il 13 dicembre, con un collegamento in digitale per alzare il calice e brindare a Santa Lucia. Una serata “virtuale” condotta da Michela Salerno, presidente di Federottica Milano Acofis. «Volevamo dare seguito al nostro rituale – spiega – di fare una festa insieme, senza essere bloccati dal Covid, sentire e vedere i nostri colleghi e questo era l’unico modo, quest’anno. Abbiamo sfruttato la Rete, in modo che ci venisse in aiuto com’è accaduto in questo periodo, perché non ci siamo mai fermati e soprattutto durante il lockdown, ci siamo visti ancor di più in Rete di quanto si possa fare durante l’anno».
Nel corso della serata si sono alternati, tra gli altri, il presidente nazionale di Federottica, Andrea Afragoli, che ha anche consegnato, sempre virtualmente il Salvino d’argento per i 35 anni di attività ai colleghi Dario Di Lorenzo e Sabino Pisani, Giuseppe Piazzolla, ragioniere commercialista e consulente fiscale, che ha offerto un quadro delle novità in campo fiscale per il 2021, e Renzo Zannardi, presidente di Federottica Lombardia, per un saluto ai partecipanti collegati. Il brindisi finale è stato lanciato da Luisa Redaelli, architetto della comunicazione, con calici levati da tutti gli schermi per festeggiare Santa Lucia.
«La nostra Santa Lucia è stata proprio questo, volevamo vederci e sentirci lo stesso. Ovviamente non è la stessa cosa del ritrovarsi in presenza, vedersi, abbracciarsi e fare un brindisi vero, ma ci siamo riusciti comunque a farlo. È stato bravissimo Andrea Afragoli che riesce a dare il suo contributo con le parole giuste al momento giusto. Come anche Giuseppe Piazzolla con il suo breve intervento sugli adempimenti fiscali, di cui in molti mi hanno chiesto la registrazione, cui daremo seguito con un incontro “ufficiale” sulle nuove procedure fiscali.
Alla fine, quando siamo rimasti una ventina, ci siamo “scaldati” e il clima è diventato ancor più amichevole. Ho ricevuto diversi messaggi di partecipanti che mi hanno detto che è stato emozionante, soprattutto nel finale quando ci siamo sbottonati un po’ di più. C’è stato anche chi si è commosso e ha pianto.
È stata una serata bella, che volevamo e dovevamo fare, auspicando che sia l’ultima volta e che si possa tornare a festeggiare Santa Lucia tutti insieme, perché la nostra festa, è pensata apposta per vedere i colleghi, scambiare quattro chiacchiere tra un tavolo e l’altro, sempre inserendo nel programma argomenti di cultura o di aggiornamento professionale da associare al momento ludico… questa è la vera bellezza».
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