REPORT PIANO NAZIONALE OGM
Pubblicato il Report sul Piano Nazionale di controllo degli OGM, in atto dal 2015 e conclusosi nel 2019.
Come noto il Piano nazionale nasce dalla collaborazione tra il Ministero della salute, il Centro di referenza nazionale per la ricerca degli OGM (CROGM) e l’Istituto superiore di sanità (ISS), al fine di facilitare la programmazione e il coordinamento delle attività di controllo svolte, in questo specifico settore, dalle Autorità sanitarie regionali e provinciali. Controlli ufficiali svolti in applicazione sia della normativa quadro del settore degli OGM, i regolamenti (CE) nn. 1829/2003 e 1830/2003, sia del regolamento (UE) n. 625/2017
Il Piano nazionale, oltre a definire ruoli ed obiettivi per tutti i soggetti coinvolti, individua le principali matrici alimentari da sottoporre al controllo e i criteri a cui ogni Regione e Provincia autonoma deve conformarsi per l’adozione di un Piano regionale di controllo ufficiale sul proprio territorio
La relazione è stata predisposta dal Ministero della salute, sulla base dei risultati dei controlli ufficiali, elaborati dal CROGM che gestisce il database nazionale in cui sono inseriti i dati relativi all’attività analitica svolta dai laboratori designati, validati dalle autorità regionali attraverso l’accesso al Cruscotto Reportistica Sanitaria (CRS)
Dall’elaborazione dei dati presenti nel database nazionale il numero complessivo dei campioni di diverse matrici alimentari prelevati e analizzati nel 2019 risulta essere 797, di cui 707 sul territorio e 90 all’importazione.
La valutazione positiva generale dei risultati è in linea con quelle degli anni precedenti. In particolare esaminando i dati relativi al territorio, per un numero totale di campioni prelevati ed analizzati pari a 707, la percentuale di quelli positivi è stata del 3,2%, con due campioni non conformi. Ciò conferma sempre di più sia la consapevolezza degli operatori del settore alimentare che pongono particolare attenzione lungo tutta la filiera alimentare, dall’approvvigionamento delle materie prime alla commercializzazione del prodotto finito, sia l’efficacia dei controlli ufficiali messi in atto. L’attività all’importazione è rimasta praticamente stabile con 90 campionamenti effettuati, rispetto ai 92 effettuati nel 2018, dei quali nessuno non regolamentare.
Concludendo, tenuto conto dei risultati complessivi ottenuti anche per il 2019, si può affermare che sul mercato italiano i prodotti alimentari rispettano i requisiti d’etichettatura previsti dalla normativa vigente, assicurando in tal modo l’informazione al consumatore. Si conferma, inoltre, che in Italia la presenza di OGM autorizzati negli alimenti continua ad essere decisamente limitata ed a concentrazioni estremamente basse, per lo più inferiori al limite di quantificazione
https://ascofarve.com/2021/01/15/report-piano-nazionale-ogm/