L’impianto cocleare, cos’è e perché è importante conoscerlo
In un mondo in continua evoluzione, siamo spesso tenuti a modificare, migliorare e incrementare le nostre prospettive. Anche nel vasto mondo dell’audiologia protesica, l’evoluzione ha comportato, nel tempo, miglioramenti che mai avremmo pensato. Una tra queste riguarda l’impianto cocleare.
Questa rubrica nasce con l’unico scopo di incrementare la conoscenza dell’impianto cocleare, che, al giorno d’oggi, è ancora piuttosto lacunosa.
Infatti, come confermato dalla recente pubblicazione dell’International Consensus Paper (vedi nota 1) a livello mondiale c’è una scarsa conoscenza dell’impianto cocleare nel segmento adulti sebbene sia ormai scientificamente provata la sua indubbia efficacia. Nei paesi sviluppati per i bambini l’impianto cocleare è divenuto ormai uno standard di cura mentre negli adulti solo il 3% riesce ad avere accesso all’impianto.
Cos’è l’impianto cocleare?
L’impianto cocleare (IC) è una protesi impiantabile di tipo elettronico in grado di stimolare direttamente, mediante segnali elettrici, le residue fibre del nervo acustico generando sensazione uditive a livello delle aree corticali del sistema nervoso centrale in soggetti affetti da sordità totale o profonda i quali non ricevono benefici uditivi dall’apparecchio acustico. Pertanto è un dispositivo che riproduce quanto più possibile le normali funzioni dell’orecchio.
L’IC è costituito da una parte esterna (processore del suono) e da una interna da applicare chirurgicamente.
La parte interna è costituita da:
un cavo porta elettrodi (Array), che viene inserito chirurgicamente nella scala timpanica della Coclea, dal ricevitore, che comunica con la bobina esterna e dal magnete che garantisce la ritenzione della bobina esterna.
La parte esterna è costituita da:
un processore con doppi microfoni che ricevono i suoni e li inviano all’impianto interno tramite la bobina. L’Impianto interno tramuta i suoni in segnali acustici digitali che, tramite il filo di elettrodi, arrivano alla coclea. Le fibre del nervo uditivo rilevano i segnali e lo inviano al cervello che li traduce in suoni.
La bobina contiene un magnete che la mantiene in posizione attraverso la cute esattamente sopra l’impianto.
Il processore è alimentato da batterie ricaricabili o usa e getta.
Processore vocale dell’impianto cocleare
Il processore del suono rappresenta il cuore e il cervello dell’IC, ovvero fornisce impulsi alla parte impiantata e gestisce la modalità di stimolazione. I microfoni trasformano le onde pressorie del suono in oscillazioni elettriche inviate e interpretate dal processore. Il segnale elettrico viene inviato, tramite l’accoppiamento tra le antenne, al ricevitore-stimolatore posto chirurgicamente all’interno del corpo e costituito in titanio, il quale genera gli impulsi elettrici che vengono veicolati all’array posizionato all’interno della coclea. Gli impulsi elettrici stimolano diverse porzioni della coclea seguendo la tonotopicità cocleare. La composizione dei toni dà origine a suoni più complessi come la voce parlata, i rumori ambientali e la musica.
Impianto cocleare Vs Apparecchio acustico
L’apparecchio acustico (AA) è un dispositivo in grado di amplificare il segnale acustico. Il compito specifico è quello di sfruttare al meglio il residuo uditivo per consentire l’ascolto della voce di conversazione tramite un’amplificazione efficace e selettiva delle componenti frequenziali. L’utilizzo non ripristina ma migliora la funzione uditiva a seconda che siano attive le cellule cigliate interne.
L’impianto cocleare rappresenta una tecnologia biomedica in grado di permettere l’adeguata stimolazione del nervo acustico in caso di sordità profonda o totale da disfunzione cocleare. È quindi indicato nelle sordità non rimediabili dagli AA.
Apparecchio Acustico | Impianto cocleare |
Presidio medico esterno | Presidio medico Impiantabile |
Amplifica i suoni senza sostituirsi a nessuna parte dell’orecchio. | Sostituisce il normale funzionamento dell’orecchio interno. |
Necessita di un residuo uditivo per garantire un beneficio uditivo. | Garantisce un beneficio uditivo anche in presenza di ipoacusia profonda. |
Il suono amplificato passa attraverso l’orecchio esterno, medio ed interno | Il suono viene elaborato ed inviato direttamente all’orecchio interno. |
Il percorso verso l’impianto cocleare
Il percorso verso l’IC ha origine attraverso diverse valutazioni. Valutazione medica (otologica, anestesiologica e valutazione per immagini TC e/o RM), audiologica (Timpanometria, audiometria Tonale e Vocale, otoemissioni acustiche, Abr EcochG e valutazione completa del beneficio con le protesi acustiche, infine valutazione psicologica/counseling. Non dimentichiamo che, all’interno della valutazione audiologica, sono di fondamentale importanza le linee guida SIO e HTA che hanno differenziato per fasce di età la possibilità di intraprendere il percorso verso l’impianto cocleare. Negli adulti pre-verbali le indicazioni sono, per lo più, inerenti alla progressione dell’ipoacusia, l’utilizzo dell’apparecchio acustico, quindi il metodo riabilitativo e l’outcome ricevuto dagli AA, infine la reale motivazione del paziente nel proseguire il percorso verso l’IC. Negli adulti post-verbali, le indicazioni sono per lo più tecniche, si valuta la PTA (500-1000-2000 Hz) > 75dB, il risultato del Test Vocale con protesi acustiche deve garantire una risposta corretta nell’orecchio da impiantare ≤ 50%. Sia negli adulti post-verbali sia per gli anziani, l’età non rappresenta un limite ma si valuta che ci sia una buona condizione di salute, di aspettative di vita e quindi si consiglia di valutare caso per caso.
Benefici dell’impianto cocleare e dell’ascolto bimodale
In genere, l’AA aumenta il volume dei suoni che circondano il paziente. L’IC, stimolando direttamente il nervo acustico, migliora la soglia uditiva quindi la chiarezza dei suoni e la capacità di comprendere il linguaggio in quiete e nel rumore. Questo può anche contribuire a riguadagnare sicurezza in sé stessi nelle situazioni sociali, ritrovando la voglia di coinvolgimento familiare, sociale e vivendo a pieno la propria vita privata e lavorativa.
L’ascolto è un fenomeno complesso che può considerarsi completo e naturale solo quando l’intero apparato uditivo viene stimolato. L’obiettivo della stimolazione binaurale è l’ottimizzazione del messaggio. Tale ottimizzazione può essere garantita anche attraverso l’ascolto bimodale. Utilizzando questa soluzione, IC in un orecchio e AA nel controlaterale, i vantaggi rilevati sono: miglioramento della qualità del suono, localizzazione della fonte sonora (ascolto naturale), migliore riconoscimento del parlato nel rumore, migliore qualità dell’ascolto musicale e possibilità di utilizzo di una sola applicazione per la gestione di entrambi i dispositivi.
Concludo ricordando che l’impianto cocleare è un dispositivo medico completamente a carico del Servizio Sanitario Nazionale e che il successo di questo non dipende dall’età del paziente quindi, non è mai troppo tardi per migliorare la qualità della vita.
Nota 1
Unilateral Cochlear Implants for Severe, Profound or Moderate Sloping to Profound Bilateral Sensorineural Hearing Loss. A Systematic Review and Consensus Statements. Craig A. Buchman, MD; Renè H. Gifford, PhD; Davis S. Haynes, MD et Al.
http://audioprotesista.it/?p=6358