Farmaci umani ai pet: parla l’ANMVI
Per la normativa europea sull’uso in deroga, il costo di un medicinale veterinario “non è una giustificazione accettabile”. Dopo le dichiarazioni del Commissario europeo alla salute Stella Kyriakides, l’ANMVI si è rivolta al Ministro Vincenzo Amendola e alla 14°Commissione del Senato. L’Associazione chiede una valutazione di compatibilità del comma 478 con il Codice Comunitario dei Medicinali Veterinari e con il Reg (UE) 2019/6. Il Presidente Melosi: “E’ assolutamente fondamentale disporre di norme chiare e applicabili”.
Nel contesto della Legge Europea 2019-2020 – all’esame del Senato- l’ANMVI si è rivolta al Ministro per gli Affari Europei Vincenzo Amendola (PD) e ai al relatore della Legge in Commissione Politiche Europee del Senato, Sen Dario Stefano (PD). “Riteniamo opportuno – scrive il Presidente Marco Melosi– segnalare il comma 478 (Uso in deroga di medicinali per uso umano per animali non destinati alla produzione di alimenti) della Legge di Bilancio 2020 e che questo comma è stato portato all’attenzione della Commissione Europea”.
La Commissaria Europea alla Salute, Stella Kyriakides, ha risposto che “intende chiarire ulteriormente la questione con le autorità italiane competenti”. All’interrogazione avanzata dall’eurodeputata Silvia Sardone (ID) Kyriakides ha aggiunto che “l’unica giustificazione che consente a un veterinario di prescrivere un medicinale autorizzato per uso umano è la mancanza di un medicinale veterinario idoneo. Il costo di un medicinale veterinario non sarebbe pertanto una giustificazione accettabile”.
La Legge Europea è lo strumento annuale con il quale il Parlamento affronta e previene le procedure di infrazione per errata trasposizione o violazione dell’ordinamento unionale. “Per i profili di incompatibilità con l’Unione Europea valuti il Legislatore- scrive Melosi- quanto ai Medici Veterinari prescrittori di cure farmacologiche agli animali da compagnia è assolutamente fondamentale disporre di norme chiare e applicabili”.
“Al contrario- prosegue- l’indirizzo del Legislatore italiano espone i Medici Veterinari ad un quadro giuridico contradditorio, ambiguo, passibile di indurre ad una involontaria errata condotta prescrittiva, senza alcuna garanzia di non essere sanzionati. Riteniamo che quanto sopra rappresenti un grave vulnus per l’esercizio professionale veterinario e per l’interesse dell’animale in cura”.
Il comma 478 prevede la prescrivibilità di un medicinale per uso umano in deroga a quello veterinario, anche tenendo conto del costo delle cure farmacologiche agli animali da compagnia. Il criterio del costo non è previsto dalla vigente normativa europea (Direttiva 2004/28/CE) nè dal nuovo Regolamento (UE) 2019/6 sui Medicinali Veterinari, applicabile dal 28 gennaio 2022.
L’Associazione ha chiesto garanzie di chiarezza e di non sanzionabilità al Ministero della Salute Roberto Speranza.
(fonte ANMVIOGGI)
https://ascofarve.com/2021/04/30/farmaci-umani-ai-pet-parla-lanmvi/