Green pass, Conftrasporto a Draghi: “Fra due giorni si rischia il caos rifornimenti”
Il presidente Uggè: “Condanniamo le azioni violente, ma il rischio di iniziative spontanee è forte“
“Come faranno le imprese il 15 ottobre?”. Il presidente di Conftrasporto-Confcommercio Paolo Uggè scrive al Premier Draghi e al ministro delle infrastrutture Giovannini.
Sono due le cose che Conftrasporto chiede: che le norme del green pass siano applicate anche a coloro che entrano in Italia per effettuare attività di trasporto, e che si adottino comunque le condizioni del protocollo a suo tempo definito.
“Fra due giorni si rischia il caos, con un’incognita enorme nei rifornimenti e sul funzionamento regolare dei trasporti e della logistica”, avverte Uggè.
“Siamo per i vaccini, convinti che siano una misura di sicurezza indispensabile. Ma nell’autotrasporto il 30% degli operatori non è vaccinato. Sono in gran parte lavoratori stranieri, ma ci sono anche diversi italiani”, precisa Uggè, che guida anche la Federazione nazionale degli Autotrasportatori Italiani (FAI).
“La gran parte dei nostri aderenti non si riconosce nelle iniziative violente di protesta, che Conftrasporto condanna fermamente – sottolinea Uggè – Pur tuttavia, il rischio che si determinino iniziative spontanee autogestite esiste”.
“Ricordo che senza i trasportatori, in piena pandemia il Paese si sarebbe bloccato e che, anche grazie all’attività di informazione e comunicazione interna della nostra Confederazione e delle associate territoriali, i contagi nel settore sono stati tutto sommato contenuti”, conclude il presidente di Conftrasporto-Confcommercio.
Info:
Laura Ferretto
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